Generazione Vulture anima Matera e promuove l’Aglianico del Vulture
Briganti nell’anima (per l’amore territoriale) con un claim, “Osserva il Vulture e dimmi se anche tu lo vedi bello come lo vedono i nostri occhi”: sono i super produttori di Generazione Vulture. Oltre a difendere il contenuto della bottiglia con la loro virtuosa produzione, rispettosa della terra e delle stagioni, proteggono e valorizzano il contenitore, ovvero, l’intero territorio del Vulture. Le 8 aziende che ne fanno parte sono: Basilisco, Bisceglia, Carbone vini, Elena Fucci, Grifalco, Madonna delle Grazie, Martino vini e Musto Carmelitano.
Il 24 maggio sono stati protagonisti a Palazzo Gattini (a Matera), per un evento enogastronomico, con alcuni presidi Slow Food e tipicità del Sud. Tra un sorriso e un calice il piacere gustativo si è completato con un ricco buffet composto da queste ghiottonerie: manteca al tartufo del Caseificio Di Milta; humus di ceci neri di Giuseppina Danzi; crackers ai cereali del Panificio Cifarelli; pallone di Gravina del Caseificio De Rosa; pane tradizionale Panificio Gennaro Perrone; capocollo di Antico Suino Nero Lucano cotto a bassa temperatura; pacchero ai sapori della Murgia.
L’Aglianico del Vulture si sviluppa nel recinto vulcanico del Monte Vulture, nord-ovest della Basilicata, in un terreno ricco di storia e capace di donare plus-valore al vino. Scrollatosi di dosso il vestito di “Barolo del Sud” per assumere una propria e unica identità, questa creatura enologica, introdotta dai greci nel sud Italia tra il VII-VI secolo a.C., si presenta con queste caratteristiche: rosso rubino con riflessi granata e aranciato con l’invecchiamento, complessivamente equilibrato, minerale, dalla giusta intensità e acidità dovuta alle forti escursione termiche.
Una energia travolgente quella di Generazione Vulture, capace di animare e diventare protagonista – ancora una volta – di una iniziativa che vuole dare valore a un territorio straordinario! E poi, come scriveva il poeta Orazio Flacco: «Il vino è un gran cavallo, per un poeta lepido; ma se tu berrai acqua, non partorirai nulla di buono».
[Immagini: Typigo, Facebook]
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